Scorta virtuale prende in considerazione le merci
ordinate ai fornitori e ignora le quantità già prenotate dai clienti; inoltre
comprende anche i beni impegnati su ordini dei clienti e quelli dai fornitori,
ma non ancora consegnati (scorta
esistente + ordini ai fornitori –
ordini ai clienti).
Scorta normale e scorta media normalmente
disponibile in magazzino nel corso dell’anno
Scorta di transizione è la quantità acquistata per usi
straordinari che si trova in un certo momento nel magazzino a titolo
provvisorio non essendo destinata a rinnovarsi.
Scorta massima è la quantità che l'azienda non darebbe mai superare e consente il mantenimento dell’equilibrio tra l’efficienza produttiva e la limitazione dei costi della gestione. Se questo livello è superato, si saranno elevati oneri finanziari e occorrerà una notevole difficoltà a smaltire il magazzino in tempo accettabile.
Scorta minima o di sicurezza è la quantità minima conservata in magazzino
necessario per proteggersi contro oscillazioni della domanda dei clienti che si
riferisce al tempo di approvvigionamento. Ovvero, è la quantità che è utile
avere in magazzino per far fronte a ogni richiesta da parte dei clienti prima
che si faccia un ordine di acquisto.
Scorta permanente è quantità che non tende ad
abbassarsi e rimane sempre presente nel magazzino.
Scorta speculativa si costituisce quando le condizioni di mercato di un determinato bene originano
un possibile rialzo entro poco tempo del prezzo d’acquisto.
L’ordine di acquisto è emesso quando il
livello della giacenza più quello degli ordini emessi e non ancora ricevuti
scende di sotto a un valore limite, detto “punto
di riordino”.
Punto di riordino è la quantità superiore alla scorta
di sicurezza al cui verificarsi magazzino segnala all’ufficio acquisti
l’esigenza di un rifornimento.
La
quantità che è ordinata volta per volta è detta quantità di riordino (lotto d’acquisto), ed è un valore fisso.
Nessun commento:
Posta un commento